Spiritualità

Don Francesco Cassol (dFC),  primo sacerdote diocesano incaricato di seguire il Cammino delle Dolomiti, all’inizio dell’estate 2010, lanciò l’idea di realizzare una Guida che potesse fornire spunti di meditazione a tutti coloro che avrebbero scelto di camminare fra le nostre montagne. Da tempo dFC viveva una sua particolare esperienza di cammino, partecipando ai goum

Goum, una parola araba usata per indicare l’esperienza di cammino in luoghi deserti, con la guida di un sacerdote, in piccoli gruppi, in stile sobrio ed essenziale, dormendo all’aperto sotto le stelle e mangiando un pasto comunitario frugale, solo al mattino e alla sera. Nel corso degli anni, dFC aveva raccolto una serie di testi adatti a riflettere sull’esperienza del cammino, attingendo alle meditazioni spirituali proposte ai goumier.  Prima di partire per il suo ultimo goum, durante il quale fu ucciso da una fucilata, dFC consegnò questa raccolta di testi, che, in seguito, nel 2014, venne raccolta e pubblicata nel libro ESCI.

Il cammino fra le montagne può avere un forte impatto emotivo su ogni uomo, credente o non credente: di fronte alle misteriose potenze della natura, al fascino delle Dolomiti, con l’imponenza e maestosità delle rocce, i paesaggi incantati, gli alberi secolari, può nascere spontanea la riflessione su realtà sovrannaturali, sullo scontro fra bene e male, fra vita e morte.

È questa una via che può aprire la riflessione spirituale.

“Vorrei ringraziare anche questi monti, le Dolomiti, perché anche loro ci servono per superare le tentazioni. Ci parlano del Creatore”

(San Giovanni Paolo II, Lorenzago di Cadore, 15 luglio 1993)

Perché la montagna avvicina a Dio? Risponde don Francesco Cassol (video)

Preghiera dell’alpinista

ESCI