Stanchi, ma contenti! Al termine di due giorni di cammino, ricchi di incontri, è questo lo spirito che si è colto fra chi ha vissuto l’esperienza degli Esci 2023: una comunità, eterogenea per età e provenienza, che si muove assieme, per esplorare un territorio, visitando le sue bellezze artistiche e naturalistiche, con l’aiuto di chi in quei luoghi vive e volentieri accoglie chi viene a visitarli. L’equipe organizzatrice, oltre a curare gli aspetti logistici (monitoraggio del percorso, vitto e alloggio), prende i contatti preliminari per fare in modo che questi incontri avvengano.
Rendere disponibili gli spunti di riflessione proposti durante gli Esci 2023 può essere utile non solo per gli “amici di pigna” che li hanno ascoltati dal vivo, ma anche per chi non c’era,
Quest’anno, nel turno del 19-20 agosto, don Augusto Antoniol ha sviluppato il tema del cammino come luogo d’incontro soffermandosi, in tre momenti diversi, su tre diversi aspetti:
Ogni momento è stato segnato da alcune domande.
Cosa mi fa partire? Cosa oggi muove la mia vita?
Sai godere delle cose belle, buone, giuste che incontri lungo il percorso della tua vita?
Arrivare…raggiungere…ma che cosa si raggiunge con il proprio cammino?
Nel turno del 26-27 agosto, i momenti di riflessione, proposti dai “laici” dell’equipe organizzatrice, sono stati centrati su alcuni incontri significativi di Gesù narrati nei Vangeli:
– l’apostolo Pietro rinnega Gesù dopo la cattura (Luca 22, 54-62)
– il Cireneo incontra Gesù e lo aiuta a portare la croce (Matteo 27, 32)
– l’incontro tra Gesù e i due ladroni, crocifissi con lui (Luca 23, 39-43)
– l’incontro tra Gesù e l’apostolo Tommaso dopo la resurrezione (Giovanni 20, 24-29)
– l’incontro di Gesù risorto con i discepoli di Emmaus (Luca 24,13-35), commentato da don Angelo Balcon, arciprete della concattedrale di Feltre, con un riferimento al ciclo pittorico di Arcabas.
Durante il transito nell’area naturalistica protetta del Vincheto di Celarda è stata proposta una riflessione sul Messaggio per la Giornata del Creato del 1 settembre 2023.
I testi di tutte queste riflessioni e le domande proposte nel turno del 26-27 agosto sono disponibili nel libretto.
In entrambi i turni, presso Villa San Francesco di Facen di Pedavena, Aldo Bertelle, direttore della comunità che qui vive e opera, ha proposto alcuni stimoli, che abbiamo cercato di riassumere.
“Tanti di voi sono abituati alla bellezza e alla fatica del camminare, azione che richiama un aspetto essenziale della spiritualità biblica, rappresentato dalla figura di Abramo e, più in generale, proprio del popolo d’Israele e di ogni discepolo del Signore: tutti, tutti noi infatti, siamo “nomadi di Dio”, pellegrini alla ricerca della felicità, viandanti assetati d’amore”. Nel suo recente viaggio in Mongolia sono queste le parole pronunciate da papa Francesco che, in un discorso del giorno precedente, aveva invitato a “saper tenere gli occhi rivolti in alto” e ad “alzare gli occhi al cielo”.
Un richiamo al testo “Nomadi con occhi verso il cielo” di don Francesco Cassol, indimenticabile amico e maestro di spiritualità del cammino.