Agordino

Tappa 10

Da Canale d’Agordo ad Alleghe

altimetria tappa 10

Il percorso del Cammino delle Dolomiti è indicato dalla linea gialla; da Canale si procede verso l'alto e poi a destra, in direzione Nord e poi Est. • Clicca sul cerchio per localizzare la tua posizione. • Mentre cammini puoi seguire il tuo spostamento sulla mappa. • Tieni premuto su un oggetto per ottenere info (tasto destro del mouse se sei al pc).


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Descrizione del percorso

Usciti da Canale d’Agordo attraversando la nuova passerella in legno sul Biois, ci si dirige verso Vallada lungo la strada 346, passando per Casàte e Val e, subito dopo aver attraversato un ponte, si gira a sinistra, portandosi sulla piazza di Celàt di Vallada, con la chiesa di San Rocco; all’interno la vecchia sacrestia offre alcuni pregevoli affreschi del XVI secolo. Dal retro della chiesa si sale per strada asfaltata verso Sachét, con vista sulla chiesa di San Simon, superando un altariolo mariano (a sinistra) e, dopo un incrocio, giungendo a un altro "capitello", in località il Cristo; da qui, girando a destra, inizia un ampio sentiero che, poco dopo, al primo bivio con tabella, sale più stretto a sinistra nel bosco, portando in breve a San Simon; in alternativa si può proseguire la salita fino al forno di Sachét e da qui imboccare sulla destra un altro sentiero che porta a un'edicola sacra con vicina fontana, da cui in breve si raggiunge San Simon. L’antica chiesa di San Simon di Vallada, nominata già nel XII secolo, contiene un ciclo di affreschi di Paris Bordon, un flügelaltar e un polittico e, assieme alla contigua Schola dei Battuti restaurata nel 2022, merita senz’altro una visita (informarsi preventivamente sugli orari di apertura e sulle visite gratuite guidate).

Da San Simon si scende quindi su strada asfaltata passando accanto al già menzionato "capitello" con fontana, giungendo a Sachét, con la sua chiesa, nei cui pressi si prosegue verso destra, in salita, verso Andrich; nella salita il panorama si apre verso la frazione di Cogùl, sovrastata dalle Cime d’Àuta e di Pezza e dal Piz Zorlét; giunti ad Andrìch, si gira a destra (cartello per Cogùl), quindi, appena usciti dal paese, si gira ancora a destra per la strada-carrareccia che sale verso forcella San Tomaso; superato il bivio per Foch, si continua in salita su strada fino a una curva (1325 m) dove si imbocca un sentiero in salita sulla sinistra, che consente di evitare gli ultimi tornanti e porta in breve alla forcella San Tomaso; qui si trova un capitello dedicato alla Madonna e si incontra una delle postazioni dell'itinerario Dolomiti Rock Miniatures. Dalla forcella si gira a destra (tabella per Celàt - San Tomaso) proseguendo per poche decine di metri, quindi si prende a sinistra per imboccare la carrareccia che scende nel bosco verso Celàt; al primo bivio lungo la discesa si gira a sinistra (1320 m), incontrando dopo pochi minuti un altariolo (detto il Cristo, 1247 m) 📷; da qui la discesa si fa più ripida e il panorama si apre gradualmente sulle varie frazioni di San Tomaso: Celàt, Pecol e Piaia, Ronch, Canacéde, Pianezze e Costòia; si giunge quindi alle prime case di Celàt di San Tomaso e a una piazzetta, dove si attraversa un suggestivo sottopassaggio e, scendendo fra le case, si giunge alla piazza principale con l’osservatorio astronomico e la chiesa di San Tomaso.

Si esce da Celat, proseguendo in leggera discesa fino a Mezzavalle, dove si gira a destra (per Pecol), superando poi il bivio per Val e giungendo a Pian Molìn, dove si gira a sinistra, in salita, per Costa di Mezzo, proseguendo poi in costa fino al suggestivo ponte per Pecol, che conserva la vecchia struttura portante in legno, e continuando poi in leggera salita fino a Pecol, con la sua chiesetta.

La chiesetta dell'Annunciazione della Beata Vergine di Pecol risale alla seconda metà del Seicento e si narra che venne costruita, come ringraziamento per lo scampato pericolo, sopra un grande masso, ancora visibile, caduto dalla montagna retrostante, senza causare danni a persone; contiene affreschi e le statue in legno (accordi con la custode per la visita).

Poco distante dalla chiesetta di Pecol, vicino a una fontana, parte il sentiero, di recente sistemato, che scende verso Forchiàde, in cui si trovano un paio di bivi, adeguatamente segnalati con tabelle (seguire la direzione Forchiàde); giunti a Forchiàde, si attraversa la strada regionale agordina 203, immettendosi sulla strada secondaria che sale verso Àlleghe parallela alla strada principale; si supera la frazione di Le Pale e si prosegue, ritornando sulla strada regionale agordina nei pressi del camping Alleghe, e da qui raggiungendo in breve Masaré, all’inizio del lago di Alleghe che si formò nel 1771 per una rovinosa frana del monte Spiz.

A Masaré il tracciato originario del Cammino delle Dolomiti (segnaletica ancora presente; riferimenti nelle vecchie guide cartacee ufficiali) suggeriva di attraversare la strada regionale 203 poco prima del ponte che porta verso Alleghe e di imboccare la strada che costeggia il lago sulla sponda opposta rispetto ad Alleghe, in destra orografica, fino a superare lo Chalet al lago (panorama su lago, Alleghe e Civetta) per prendere più avanti, a destra, il sentiero che porta alla nuova passerella sul Cordevole (inizio del "sentiero naturalistico Masarè - Sottoguda"). Quel tracciato è ancora praticabile, tuttavia il percorso principale del Cammino delle Dolomiti oggi indica di proseguire, a Masarè, direttamente verso Alleghe superando il ponte e, attraversata la regionale 203, camminando sul lungolago fino ad arrivare al centro del paese (diverse possibilità di ristorazione e alloggio; negozi), con la chiesa di San Biagio

Digressione "E"

Da Canale d’Agordo ha inizio la digressione “E” del Cammino delle Dolomiti che si dirige verso Falcade, quindi sale a Falcade Alto, passa per le frazioni di Somor (dove si ricordano gli 11 morti dell'alluvione del 1966) e Le Coste, quindi per Tabiadon di Canes, Valt, Meneghina, Sappade, Tegosa, Fedèr (con il museo della latteria), Fregona, Carfon, paese natale del poeta Valerio Da Pos, per giungere a Sachét, collegandosi qui di nuovo all'itinerario della tappa n. 10 fino a Celàt di San Tomaso, e da qui scendendo su sentiero, passando per Tocol, Colzaresè e Fontanelle fino a Cencenighe, risalendo poi a Canale d'Agordo, permettendo di visitare la meravigliosa Valle del Biois, con un percorso ad anello (vedi carta Tabacco 1:75.000 “La provincia di Belluno con il Cammino delle Dolomiti”).

In sintesi

Il percorso può essere così schematicamente suddiviso:

1. da Canale d’Agordo alla chiesa di San Rocco di Celat, in piano, su strada

2. da San Rocco di Celat a forcella San Tomaso, in salita, prevalentemente su strada

3. da forcella San Tomaso a Celat di San Tomaso, in discesa su carrareccia

4. da Celat di San Tomaso a Pecol, su strada, con saliscendi

5. da Pecol a Forchiade, su sentiero, in discesa

6. da Forchiade a Masarè, in leggera salita, su strada, quindi in piano fino ad Alleghe

Partenza Canale d’Agordo (977 m) • Arrivo Masarè di Alleghe (971 m) • Tempo di percorrenza L’intero percorso a piedi è di circa 5-6 ore (soste escluse) • Dislivello Circa 500 m in salita e 400 m in discesa • Segnaletica Tabelle per San Simon; tabelle da forcella San Tomaso a Forchiade • Difficoltà Poco dislivello in salita • Periodo consigliato Maggio-ottobre • Soste consigliate Chiese di San Rocco di Celat e di San Simon di Vallada (visita su prenotazione), chiesetta di Pecol • Cartografia Tabacco 1:75.000 “La provincia di Belluno con il Cammino delle Dolomiti” | Tabacco 1:25.000 Foglio 015 “Marmolada-Pelmo-Civetta-Moiazza” • Note logistiche Per ospitalità e altre info turistiche Ufficio IAT Alleghe, P.zza Kennedy 17, cap 32022, tel. 0437 523333,  info@alleghe-dolomiti.it - https://www.alleghe-dolomiti.it/

mappa tappa 10

da vedere

 A Celàt di Vallada meritano una visita la chiesa di San Rocco e la sacrestia, con pregevoli affreschi del XVI secolo.

• L’antica e isolata chiesa di San Simon di Vallada è in assoluto gioiello fra i più preziosi di tutte le Dolomiti. Nominata già nel XII secolo, ospita il più vasto ciclo di affreschi di Paris Bordon, datato alla prima metà del XVI secolo.

• A San Tomaso il planetario.

• Alleghe riserva una delle visioni più spettacolari delle Dolomiti: la levigata parete nord della Civetta, alta un chilometro, a strapiombo sul lago.

Ospitalità

  • Inizio tappa: Hotel, alberghi e garni  - www.prolococanale.it
  • Fine tappa: Ufficio turistico di Alleghe, Piazza Kennedy 17, 32022 Alleghe (BL), Tel. +39 (0)437523 333.
  • Sono molto numerose le strutture ricettive convenzionate con il Cammino delle Dolomiti, non soltanto all'inizio e al termine di ogni tappa ma anche lungo il percorso: ciò rende possibile modulare la lunghezza del cammino secondo le proprie esigenze. CLICCA QUI per consultare l'elenco delle strutture convenzionate, raggruppate tappa per tappa (dal sito turistico ufficiale per il territorio bellunese https://www.dmodolomiti.it).

Laudato si’, “bussola” per questo tempo

Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati (LS 11).

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