Cadore

Tappa 24

Da Pieve di Cadore a Perarolo di Cadore

altimetria tappa 24

Il percorso del Cammino delle Dolomiti è indicato dalla linea gialla; da Pieve di Cadore (segnaposto giallo) si procede verso sinistra sulla mappa, in direzione Ovest, fino a Perarolo di Cadore (segnaposto rosso). • Clicca sul cerchio per localizzare la tua posizione. • Mentre cammini puoi seguire il tuo spostamento sulla mappa. • Tieni premuto su un oggetto per ottenere info (tasto destro del mouse se sei al pc).


CLICCA QUI per scaricare il percorso del Cammino delle Dolomiti in formato GPX.
Apri il file con l'app che usi per camminare e segui il percorso anche senza segnale internet.

Note tecniche. Dovresti trovare il file GPX nella tua cartella Download. Se il nome del file termina con l'estensione .xml, rinomina il file e togli .xml: il nome del file deve essere camminodelledolomiti.gpx (il problema si può verificare quando si scarica il file da smartphone). Se preferisci, puoi richiederci il file GPX scrivendo a info@camminodelledolomiti.it

Descrizione del percorso

AVVERTENZA. A causa di una frana, il tracciato ufficiale di questa tappa è stato modificato nel tratto da Damos a Perarolo

Si parte dalla piazza principale di Pieve di Cadore, con la chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente, il palazzo della Magnifica Comunità di Cadore (con museo archeologico) e, poco, distante, la casa natale del Tiziano. Dalla chiesa si prosegue fino a incontrare il santuario del Cristo Crocifisso, da dove si scende, per delle scalette e breve sentiero, fino a imboccare la pista ciclabile, girando a destra, verso Tai, che si raggiunge dopo aver superato un tunnel e un ponte. Dopo aver oltrepassato la vecchia stazione ferroviaria, il campo di pattinaggio, da cui si vede il centro del paese e la chiesa di San Dionisio, in alto verso il rifugio Antelao, si attraversa la strada asfaltata che porta a Cortina, proseguendo dritti verso Nebbiù; dopo circa 200 m, si gira a sinistra per imboccare di nuovo la pista ciclabile (cartelli Lunga Via delle Dolomiti), che si percorre per lungo tratto, ammirando, verso ovest, il panorama su forcella Cibiana, il Sassolungo di Cibiana e il Rite, sede del Messner Mountain Museum Dolomites.

Si giunge quindi alle prime borgate di Valle di Cadore, con la vicina chiesa di San Rocco e si prosegue, superando vari incroci e la ex-stazione ferroviaria (parco giochi) quindi, poco prima di una galleria, si abbandona la ciclabile, girando a sinistra e scendendo verso il centro di Valle, lungo via Antelao (scalette); alla fine della discesa si vede, verso destra, la chiesa della Madonna della Pietà, e si giunge poi alla piazza di Costa, con la fontana e l’antico palazzo Costantini (sec. XV), con bifora in stile gotico.

Si scende quindi lungo via Romana, deviando verso destra per una visita alla chiesa di San Martino, posta in posizione dominante su una collina, oggetto di recenti interventi di consolidamento; ci si riporta poi sulla via romana, che si percorre in discesa, con vista sull’antica chiesa della Santissima Trinità, giungendo quindi a un bivio, dove, girando a destra, si imbocca una carrareccia (tabella gialla Ponte Rualan), che ripercorre il tracciato dell’antica strada romana, costeggiando il monte Zuco; dopo aver superato una fontanella, in pochi minuti di cammino, si giunge al caratteristico ponte coperto di Rualan, di epoca romana, proseguendo ancora fino a incontrare un bivio (753 m), in prossimità di un fienile, dove si prosegue a destra; da qui, dopo altri 5 minuti circa di cammino, bisogna prestare attenzione e abbandonare la carrareccia per imboccare un sentiero più stretto sulla sinistra (tabelle per Damos), che prosegue in costa nel bosco, con brevi saliscendi; dopo circa mezz’ora di cammino si giunge in vista di un bivio 📷 (tabella rossa per Perarolo - ATTENZIONE SENTIERO NON TRANSITABILE PER FRANA) e, poco dopo, si supera una fontana (secca), giungendo in breve a Damós, con la bella chiesa di Sant'Andrea e Giovanni (all’abside notevole affresco del XIII-XIV sec.) e la vicina radura, con panorama su Perarolo, la Val del Boite e il Pelmo; qui un tavolo e alcune panche invitano alla sosta.

La chiave della chiesa è disponibile presso l'Azienda Agricola Damos, che funziona anche da punto ristoro. Il nuovo tracciato, invece che tornare indietro fino al bivio per Perarolo, da qui prosegue dritto sulla strada asfaltata, fino a superare, sulla sinistra, una cava (nei giorni lavorativi prestare attenzione ai camion di trasporto del materiale); poco dopo, prima di alcune abitazioni, si svolta a destra (tabella per Perarolo - S. Andrea), seguendo una strada forestale che in breve, passando alle spalle di una ex-colonia (S. Maria del Cadore), raggiunge il vecchio tracciato della Statale di Alemagna, chiamata ancora Cavallera (dal cambio dei cavalli per le carrozze, attivo fino ai primi del '900). Qui si gira a destra, si supera la curva con capitello (di S. Andrea) e si inizia la discesa, con panorama sul Piave; dopo circa 400 m, sul bordo sinistro della strada, un'apertura nella balaustra di cemento consente di individuare un sentiero (Tabella “La Via dei Papi” - Perarolo di Cadore); si inizia la discesa, a tratti ripida, delimitata da muretti a secco, si oltrepassa il sedime inerbato del vecchio percorso della ferrovia, si incontrano i ruderi di alcune vecchie case, quindi, in breve, si sbocca sul 1° tornante della Cavallera (Tabella “La Via dei Papi”); da qui, con una breve digressione per la stradina asfaltata che porta alla borgata Sacco, si può arrivare a osservare l'antico sito del Cìdolo. Dal tornante si prosegue in discesa e, dopo aver incontrato la chiesa di san Rocco, e aver attraversato il ponte sul torrente Boite, si giunge a Perarolo, antico porto sul Piave per il trasporto del legname, oggi caratterizzato invece da vistosi segni di abbandono. Si consiglia una breve visita alla chiesa parrocchiale di San Nicolò (in restauro) e al “Museo del cìdolo e del legname”, posto nella cosiddetta “villa reale” (perché ospitò la regina Margherita), ornata di pregevoli stucchi e contigua a una fucina di lavorazione del ferro.

In sintesi

Il percorso può essere schematicamente suddiviso nei seguenti tratti:

1. da Pieve di Cadore a Valle, lungo la pista ciclabile

2. da Valle di Cadore a Damós, inizialmente lungo l’antica via romana, poi su sentiero in costa, ben mantenuto

3. da Damos a Perarolo, su sentiero in discesa, poco frequentato

Partenza Pieve di Cadore (880 m) • Arrivo Perarolo di Cadore (610 m) • Tempo di percorrenza L’intero percorso a piedi è di 4-5 ore (soste escluse) • Dislivello Circa 400 m di dislivello in discesa, di cui 250 m nel breve tratto da Damos a Perarolo • Segnaletica Pista ciclabile Lunga Via delle Dolomiti, Tabelle rosse Valle-Damos- Perarolo • Difficoltà Tappa di media lunghezza, senza rilevanti salite • Periodo consigliato Maggio-ottobre • Soste consigliate Damós, chiesa di Sant'Andrea e Giovanni | Perarolo, Museo del cidolo e del legname • Cartografia Tabacco 1:75.000 “La provincia di Belluno con il Cammino delle Dolomiti” | Tabacco 1:25.000 Foglio 016 “Dolomiti del Centro Cadore” | Tabacco 1:25.000 Foglio 021 “Dolomiti di Sinistra Piave” • Note logistiche Per ospitalità e altre info turistiche Ufficio turistico di  Pieve di Cadore.

mappa tappa 24

da vedere

• A Pieve, nel santuario del Cristo Crocifisso, è venerata la maestosa e antica scultura lignea di Cristo in croce.

• A Valle di Cadore, nella frazione di Costa, l’antico e austero palazzo Costantini. La chiesa di San Martino è in posizione dominante su una collina, riaperta dopo lavori di consolidamento sul versante a rischio di crollo. Il ponte coperto di Rualàn si ritiene di epoca romana.

• A Damòs la chiesa dei santi Andrea e Giovanni conserva un affresco absidale duecentesco di sorprendente bellezza.

• Da Valle di Cadore verso sud il filo conduttore è il percorso d’epoca romana, che alcuni identificano nella Via Claudia Augusta Altinate, scandito dai “carriaggi” incisi nella roccia. “Via Romana”, d’altra parte, è il nome costante di quel tracciato nei tre territori comunali di Valle, Perarolo e Ospitale.

• A Perarolo il “Museo del cìdolo e del legname” racconta la storia della fluitazione del legname. È ospitato in un palazzo ornato di pregevoli stucchi, la cosiddetta “villa reale” dove soggiornò in vacanza la regina Margherita.
Il porto fluviale di Perarolo ebbe importanza fondamentale nella bimillenaria storia economica del Cadore: il legname, fluitando sul Boite e sul Piave, raggiungeva Belluno e poi Venezia; in laguna i tronchi del Cadore venivano trasformati in scafi navali, remi e fondamenta per i sontuosi palazzi distribuiti sul Canal Grande.

Ospitalità

  • Inizio tappa: Pro Loco Tiziano - Ufficio turistico, Piazza Municipio 13, Pieve di Cadore (BL), Tel. 3492549956 - prolocotiziano@gmail.com
  • Sul percorso: Pro Loco Valle di Cadore (BL), Via XX Settembre 79, 32040 Valle di Cadore (BL), Tel. +39 0435 501527
    Azienda Agricola Damos, loc. Damòs, 32040 Valle di Cadore (BL), Tel. +393478290584, mail: info@aziendadamos.it - https://www.aziendadamos.it/
  • Fine tappa: Bed and breakfast “I Girasoli”, Via Regina Margherita 36, 32010 Perarolo di Cadore (BL), Tel. 3386977270 - https://b-b-i-girasoli.business.site/
    Bed and breakfast "Il Cidolo", Via S. Anna, 16, 32010 Perarolo di Cadore (BL), Tel. 340330 3125 -  http://www.ilcidolo.it/
  • Sono molto numerose le strutture ricettive convenzionate con il Cammino delle Dolomiti, non soltanto all'inizio e al termine di ogni tappa ma anche lungo il percorso: ciò rende possibile modulare la lunghezza del cammino secondo le proprie esigenze. CLICCA QUI per consultare l'elenco delle strutture convenzionate, raggruppate tappa per tappa (dal sito turistico ufficiale per il territorio bellunese https://www.dmodolomiti.it).

Laudato si’, “bussola” per questo tempo

La persona umana tanto più cresce, matura e si santifica quanto più entra in relazione, quando esce da sé stessa per vivere in comunione con Dio, con gli altri e con tutte le creature (LS 240).

Leave a Comment