Ampezzo

Tappa 12

Da Pieve di Livinallongo al Passo Falzàrego

altimetria tappa 12

Descrizione del percorso

ATTENZIONEIl territorio di Pieve di Livinallongo è ancora pesantemente segnato dagli effetti della tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Il tratto della Tappa 12 che va da Agai a Castello è vietato al transito, dunque già alla partenza da Pieve occorre cercare un'alternativa, rispetto al percorso ufficiale descritto sotto, per raggiungere il castello di Andraz. Dal castello di Andraz al passo Falzarego, sede di arrivo della Tappa, il tracciato ufficiale del Cammino è percorribile ma con qualche difficoltà, a causa dei numerosi schianti non ancora rimossi. Poco dopo aver iniziato il sentiero vicino al ponticello, una prima occlusione risulta facilmente aggirabile. Ma poco oltre, una barriera di alberi schiantati richiede attenzione: si potrebbe proseguire sul percorso ufficiale tuttavia lo sconsigliamo, perché la traccia è difficile da individuare e, soprattutto, i numerosi alberi a terra costringono a scavalcare molti tronchi e a passare sotto ad altri, operazione non agevole soprattutto per chi porta uno zaino. Di fronte all'occlusione, smartphone alla mano per orientarsi con il GPS, è invece abbastanza comodo prendere a sinistra, in salita, seguendo per una decina di minuti una traccia incerta, calpestata anche da animali al pascolo, d'estate costeggiato da una banda elettrificata, fino a raggiungere la strada proprio sul tornante (si scavalca la banda), a monte rispetto al punto indicato per l'attraversamento lungo il tragitto normale; da lì occorre scendere camminando sull'asfalto fino a percorrere tutto il breve rettilineo ritrovando le segnalazioni del Cammino e proseguendo, dunque, in direzione del passo Falzarego. [L.G. 30 agosto 2021]

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Prima di partire da Pieve di Livinallongo, si consiglia una visita al Museo di Storia, Usi, Costumi e Tradizioni della Gente Ladina, appena fuori dal paese, presso il Centro Dolomiti - Cèsa de la Cultura Fodoma. Dalla piazza principale di Pieve, dopo aver visitato la chiesa di San Giacomo e la vicina cappella della Madonna di Lourdes, nonché il monumento a Caterina Lanz, eroina del Settecento, si scende verso il parcheggio e si imbocca la stradina che porta a Palla, in salita, che offre subito una vista su Pieve, quindi un bel panorama sul Piz Boè, sulla Marmolada e sul Civetta; proseguendo la salita si nota, verso il basso, il sacrario di Salesei, dedicato ai caduti della prima guerra mondiale; poco prima del termine della strada asfaltata si incontra un parcheggio con le indicazioni per il “Teriòl Ladìn”, interessante itinerario ad anello che ripercorre i luoghi della prima guerra mondiale girando attorno al Col di Lana; si giunge quindi a Palla e si prosegue in leggera salita verso Agai; poco prima di giungere al paese si incontra un bivio a sinistra con le indicazioni per il Castello di Andraz o Buchenstein; si consiglia comunque una breve deviazione per entrare in paese, dove si può osservare un “travài” utilizzato in passato per ferrare le mucche.

Ci si riporta quindi sul sentiero per il Castello e poco dopo, si incontra un bivio, dove bisogna dirigersi a destra (indicazioni per Franza- Cernadoi -Castello), mentre a sinistra si prosegue lungo il Teriòl Ladìn. Il sentiero prosegue per un lungo tratto in costa, offrendo un bel panorama verso il Nuvolau-Averau e la Tofana di Rozes; nei pressi di una caratteristica baita, si incontra un bivio (indicazioni variante Castello) dove si consiglia di proseguire a sinistra per il percorso principale; superato il Ru de la Porta (abbeveratoio in legno), si riprende a salire e poco dopo si incontra un altro bivio (indicazioni per Franza), dove si prosegue a sinistra; lungo la salita bel panorama sul Civetta e sul Pore. Si giunge quindi a un altro bivio dove bisogna svoltare a destra, in discesa, seguendo le indicazioni per il Castello di Andraz; dopo una breve discesa nel bosco il panorama si apre, offrendo la prima vista sul Castello, arroccato su un grande masso erratico, in posizione dominante sulla vallata. Si passa quindi per la località Castello (fontana), incantevole villaggio di montagna, e, in breve, si giunge al Castello di Andraz, dove si consiglia una sosta.

 

 

Un centinaio di metri dopo il castello, nei pressi del bivio con la carrareccia per il rifugio Valparola, si incontrano sulla sinistra un paio di tavoli con panchine per pic-nic; proseguendo ancora lungo la strada principale si nota, sulla destra, un caratteristico mulino ad acqua e, poco dopo, si trovano le indicazioni per la vicina palestra di roccia, che merita una breve visita; tornati sulla strada, poco prima di attraversare un ponticello sul Ru de Ciastel (e prima di arrivare alla malga), si imbocca sulla sinistra il sentiero CAI (non numerato), di recente sistemato, con indicazioni per il passo Falzarego; si incontra quindi, poco dopo, un bivio per il rifugio Valparola, proseguendo a destra verso il Falzarego; si inizia quindi a salire, prestando attenzione a seguire le frequenti indicazioni CAI rosso-bianche poste sulle rocce e sugli alberi; in particolare non deve sfuggire una deviazione a destra, nei pressi di un omino in pietra, dove si deve imboccare un sentiero un po’ nascosto fra gli alberi, superando una bassa recinzione; continuando la salita nel rado bosco si giunge quindi ad attraversare la strada asfaltata che porta al passo Falzarego, nei pressi del tornante n.10, imboccando lo stesso sentiero, sul lato opposto della strada.

Si sale ancora e, superata una zona umida, di nuovo in vista sulla strada, si continua verso destra, giungendo in breve a Pian di Falzarego, riportandosi sulla strada asfaltata. Qui si trovano un hotel, una fontana e una chiesetta, nei pressi della quale riparte il sentiero verso il passo Falzarego; al primo bivio ci si tiene sulla destra (a sinistra si arriva in una cava) e si prosegue la salita lungo il sentiero CAI che, superato un piccolo ghiaione e tagliando gli ultimi tornanti (si attraversa il n.15), porta verso la strada asfaltata per la Valparola, deviando infine a destra e raggiungendo la partenza della funivia per il Lagazuoi; si è ormai giunti al passo Falzarego, con la sua caratteristica chiesetta, da cui si gode uno splendido panorama sulla Marmolada, regina delle Dolomiti, sul Sass de Stria, Lagazuoi, sul gruppo delle Tofane e del Sorapis, sulle Cinque Torri e la Croda da Lago, sull’Averau e Nuvolau.

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Digressioni “G” e “H”

   Utilizzando la digressione “G” del Cammino delle Dolomiti è possibile scendere dal passo Falzarego al Centro di Cortina per poi risalire fino al passo Tre Croci.
Dal villaggio di Campo si stacca la digressione “H” che percorre l’intera valle del Boite, ricongiungendosi con il Cammino delle Dolomiti a Valle di Cadore (vedi carta Tabacco 1:75.000 “La provincia di Belluno con il Cammino delle Dolomiti”).

La Tappa 12

In sintesi

Da Pieve di Livinallongo fino a Palla si cammina su stradina secondaria asfaltata in salita, che diventa poi carrareccia; da Agai inizia il sentiero CAI (non numerato) che sale fino a un bivio (1898 m), quindi scende fino al Castello di Andraz; poco dopo il castello e la vicina palestra di roccia inizia un altro sentiero CAI (non numerato), di recente sistemato, che prosegue in salita fino al passo Falzarego. Il pezzo forte di questa tappa, oltre agli incantevoli squarci panoramici e gli stupendi paesaggi dolomitici, è la visita al castello di Andraz.

Partenza Pieve di Livinallongo del Col di Lana (1470 m) • Arrivo Passo Falzarego (2105 m) • Tempo di percorrenza 4 ore a piedi (soste escluse) • Dislivello Circa 700 m in salita e 150 m in discesa • Segnaletica Sentieri CAI non numerati • Difficoltà Tappa relativamente breve, ma quasi interamente in salita • Periodo consigliato Maggio-ottobre • Soste consigliate Pieve di Livinallongo: Museo di storia, usi, costumi e tradizioni della gente ladina | Castello di Andraz • Cartografia Tabacco 1:75.000 “La provincia di Belluno con il Cammino delle Dolomiti” | Tabacco 1:25.000 Foglio 07 “Alta Badia-Arabba-Marmolada” | Tabacco 1:25.000 Foglio 015 “Marmolada- Pelmo-Civetta-Moiazza” • Note logistiche Per ospitalità e altre info turistiche Ufficio IAT Arabba (Livinallongo), Via Boè 3, cap 32020, tel. 0436 79130, fax 0436 79300 arabba@infodolomiti. it

mappa tappa12

da vedere

• Salendo da Pieve superbe visioni su Sella, Marmolada e Civetta.

• A Palla e Agài il pendio erboso è ripidissimo eppure curato con meticolosa attenzione dalla mano dell’uomo. Il panorama si apre su Nuvolàu, Averàu e Tofàna di Ròzes.

• Castello è incantevole villaggio di montagna.

• I ruderi del Castello di Andràz, costruzione ardita che si fonde nella roccia di un ripido masso, sono la testimonianza dell’antica presenza umana in queste valli e a quote così elevate. Nel Quattrocento il castello ospitò il filosofo Nicola Cusano.

• Al passo Falzarego visioni impareggiabili su Marmolada, Sass de Stria, Lagazuoi, Tofane, Sorapis, Cinque Torri, Croda da Lago, Averau, Nuvolau.

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Ospitalità

Laudato si’, “bussola” per questo tempo

Prestare attenzione alla bellezza e amarla ci aiuta ad uscire dal pragmatismo utilitaristico. Quando non si impara a fermarsi ad ammirare ed apprezzare il bello, non è strano che ogni cosa si trasformi in oggetto di uso e abuso senza scrupoli (LS 215).

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